Migliorare il comfort indoor significa creare ambienti domestici salubri, efficienti e piacevoli da vivere ogni giorno, garantendo un equilibrio tra temperatura, umidità, qualità dell’aria, luce naturale e isolamento acustico.
In questo contesto, la scelta di materiali naturali e soluzioni sostenibili gioca un ruolo fondamentale: contribuisce a regolare il microclima interno, ridurre l’inquinamento indoor e aumentare il benessere abitativo.
Ne parliamo con l’Ing. Ester Riva, esperta in progettazione energetica e comfort abitativo, per capire come realizzare case davvero confortevoli, sane e a basso impatto ambientale.
Comfort Indoor e benessere nelle nostre case
Cosa significa davvero comfort indoor all’interno delle nostre case e quali sono i benefici per il benessere quotidiano di chi vive quegli spazi?
Quando si parla di comfort indoor non parliamo solo della sensazione soggettiva di “stare bene”, ma di una condizione reale di equilibrio tra diversi fattori che incidono sul nostro corpo e sulla nostra mente.
È un concetto olistico, che va ben oltre il semplice caldo d’inverno e fresco d’estate.
Il comfort indoor nasce dall’armonizzazione di più aspetti:
Comfort igrotermico
È il pilastro più conosciuto, quello che riguarda temperatura e umidità. Significa avere ambienti senza spifferi, senza differenze di gradi tra pareti e finestre, con umidità intorno al 40–60%. Questo non solo evita muffe e condense, ma incide direttamente sulla qualità del sonno e sulla salute respiratoria.
Qualità dell’aria interna (IAQ)
Respirare aria pulita è fondamentale. Spesso non ci accorgiamo che le nostre case contengono inquinanti invisibili (VOC di vernici, colle, arredi sintetici). Usare materiali naturali e garantire un ricambio d’aria corretto significa vivere in un ambiente sano, senza dipendere sempre da climatizzatori o sistemi meccanici spinti.
Comfort acustico
Viene spesso trascurato, ma silenzio e protezione dai rumori hanno un impatto enorme sul benessere. Una casa che isola dai suoni esterni o che limita i rumori di calpestio è una casa dove ci si rilassa, si studia e si dorme meglio.
Comfort visivo
La luce naturale ben distribuita negli ambienti influisce sull’umore, sui ritmi biologici e sulla produttività. Un ambiente ben illuminato di giorno e con giuste schermature la sera accompagna il nostro ritmo quotidiano in modo naturale.
Mettere insieme questi elementi significa progettare case che non sono solo efficienti dal punto di vista energetico, ma che diventano veri rifugi rigeneranti. Una casa ad alto comfort indoor riduce lo stress, migliora la concentrazione e la qualità della vita. In poche parole, è l’essenza dell’abitare sostenibile.
Materiali naturali e soluzioni sostenibili
Quali materiali naturali e soluzioni sostenibili possono migliorare il comfort indoor nelle abitazioni e quali vantaggi concreti portano in termini di salute, efficienza energetica e qualità della vita?
Quando parliamo di comfort indoor, i materiali naturali giocano un ruolo fondamentale, perché non si limitano a “isolare”, ma creano un microclima interno sano e stabile.
Penso ad esempio alla fibra di legno: oltre a isolare in inverno, ha densità e calore specifico tali da rallentare il passaggio del calore estivo. Questo significa meno sbalzi termici e una casa fresca più a lungo senza dover accendere continuamente il climatizzatore.
La canapa è un altro materiale straordinario: è traspirante, regola l’umidità interna e contribuisce ad evitare muffe e condense. In pratica, respiri aria più salubre e riduci il rischio di problemi respiratori.
Anche l’argilla e la calce naturale, usate negli intonaci, sono preziose: assorbono e rilasciano umidità in base alle condizioni dell’ambiente, mantenendo l’aria più equilibrata. Inoltre, hanno proprietà antibatteriche naturali e rendono gli spazi più accoglienti dal punto di vista sensoriale.
Se guardiamo agli impianti, una ventilazione meccanica controllata (VMC) con recupero di calore è un alleato fondamentale: rinnova l’aria senza sprechi energetici, mantiene costante il livello di CO₂ e riduce la concentrazione di sostanze inquinanti indoor.
In sintesi, scegliere materiali naturali e soluzioni sostenibili non è solo una questione ecologica: significa abitare in un ambiente che ci sostiene e ci fa stare bene, ogni giorno.
Comfort e scelta dei materiali: gli errori più comuni
Quali sono gli errori più comuni nella scelta delle soluzioni e in che modo possono influenzare negativamente la salubrità e il benessere degli spazi abitativi?
Spesso, nel settore, si commettono errori dettati da false credenze o “tradizioni” difficili da cambiare. Questi errori portano a case che sulla carta sembrano efficienti, ma che poi risultano difficili da vivere, con aria secca, muffe, differenze di temperatura e spese di raffrescamento troppo alte.
Il primo errore è sicuramente legato all’isolamento termico: guardare solo al valore di λ (lambda) dell’isolante, ovvero alla sua capacità di trasmettere calore. Molti pensano che “più basso è il lambda, meglio isola”. In realtà conta anche la massa e il calore specifico del materiale: due parametri che determinano lo sfasamento estivo. Se isolo solo con EPS, avrò una casa calda d’inverno ma bollente in estate. Un altro errore è credere che l’efficienza energetica si misuri solo in bolletta.
Una casa può consumare poco e allo stesso tempo avere muffe o aria viziata. L’efficienza vera si accompagna sempre alla qualità dell’aria e al benessere delle persone.
Trascurare la tenuta all’aria. Questo è un concetto sconosciuto ai più perché molti pensano che “un po’ di spiffero fa respirare la casa”. In realtà è l’opposto: gli spifferi portano umidità, polvere e creano discomfort. Una casa ben progettata è ermetica e respira attraverso un sistema controllato (VMC). Questa caratteristica è legata sicuramente ad una corretta progettazione ed ancora più ad una corretta esecuzione.
Un altro errore è pensare che i materiali siano tutti uguali.
Un intonaco sintetico e uno in calce non hanno lo stesso impatto: il primo sigilla, il secondo regola l’umidità. La scelta del materiale incide direttamente sulla salubrità degli spazi.
Infine, concentrarsi solo sull’estetica o solo sull’impianto.
La verità è che il comfort nasce dall’involucro e da una corretta disposizione ed orientamento degli spazi: pareti, coperture, serramenti, ponti termici. Gli impianti da soli non risolvono se la casa non è ben progettata.
Con un approccio integrato — materiali naturali, progettazione accurata, attenzione ai dettagli costruttivi — la casa diventa davvero un luogo sano e confortevole, in cui ogni scelta è pensata per il benessere delle persone.
Ing. Ester Riva
Ingegnere edile libero professionista, in possesso del Diploma di Consulente Energetico dell’Agenzia Energetica per l’Alto Adige – CasaClima, e della certificazione ai sensi della UNI CEI EN ISO IEC 17024 come Esperto in Edilizia Sostenibile (EES) CAM rilasciata da CertIng – Accredia.
In possesso della qualifica di Tecnico Ufficiale Biosafe per la Certificazione di Salubrità Ambientale – Accredia.
Si occupa prevalentemente di progettazione energetica integrata ed impiantistica, di diagnosi e certificazione energetica di edifici nuovi ed esistenti con particolare riguardo agli aspetti legati ai criteri della Bioarchitettura®, all’efficienza energetica, alla sostenibilità ambientale di materiali e costruzioni, all’uso delle energie rinnovabili e alla progettazione di nuove costruzioni ad alta efficienza energetica.
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